Liberare il potenziale dei siti industriali esistenti. Un'introduzione all'approccio di ACC alle aree industriali dismesse

Forse ci hai sentito parlare di "brownfield" e ti sei chiesto cosa significhi e perché susciti tutto questo clamore? Questo approccio prevede la riqualificazione degli impianti industriali esistenti e la loro trasformazione per le attività future. È una parte essenziale degli attuali sviluppi di ACC.
Infatti, ad oggi, tutte le nostre Gigafactory rientrano in questo quadro:
- Billy-Berclau Douvrin sta sorgendo su un sito industriale già esistente, utilizzato da "La Française de mécanique" di Stellantis, che in passato era destinato alla produzione di motori a combustione interna.
- Kaiserslautern viene costruita su un sito Stellantis in fase di dismissione. Attualmente produce pezzi stampati e motori per General Motors.
- Termoli sorgerà su un sito esistente di Fiat Chrysler che produce motori termici (in particolare per l'Autobianchi Y10 e per le Fiat Panda e Uno).
Perché? Come? Quali sono i vincoli e i vantaggi? Leggete il nostro articolo per dare un'occhiata agli sviluppi (nuovamente) in atto nel mercato industriale europeo. Scopri alcuni esempi lampanti del connubio tra la moderna tecnologia delle batterie e le strategie di riutilizzo intelligenti e sostenibili che mirano a infondere nuova vita nelle infrastrutture industriali.
Sviluppi industriali: la fine di un'era, l'inizio di una nuova
L'industria ha subito diversi cambiamenti rivoluzionari tra il XIX e il XX secolo. Il passaggio dalla produzione manuale a quella di massa rese necessarie molte nuove fabbriche, provocando un'esplosione della produzione. La metallurgia e l'industria automobilistica, in particolare, sono state le forze trainanti dell'industria europea.
Negli ultimi anni, però, l'agguerrita concorrenza cinese e americana, l'aumento dei salari dell'industria e i differenziali fiscali in Europa hanno contribuito a ridurre la competitività della produzione automobilistica europea. I recenti cambiamenti legislativi e l'annuncio della fine della produzione di motori a combustione hanno accelerato il declino iniziato alcuni anni fa: una "deindustrializzazione europea" che ha visto la chiusura di diversi produttori e impianti (testate, pistoni, cambi, motori termici, componenti, ecc.)
Le zone industriali sono quindi caratterizzate da un'abbondanza di immobili sporchi, abbandonati e sottoutilizzati. Fabbriche chiuse, impianti obsoleti... Queste proprietà urbane sono vincolate da problemi ambientali - sia reali che percepiti - che, a loro volta, spesso provocano divisioni e scoraggiano il riutilizzo e il riposizionamento di terreni altrimenti strategici e preziosi.
Beh, di sicuro non scoraggiano ACC!
Il marrone è il nuovo verde!
Sposare la soluzione ambientale con quella di riqualificazione è alla base del nostro modello integrato. Infatti, come possiamo "Accelerare la mobilità sostenibile per tutti" limitando il consumo di territorio incontaminato? Come possiamo "Accelerare la mobilità sostenibile per tutti" proteggendo al massimo l'ambiente ed evitando di esercitare ulteriori pressioni sulle foreste e sui terreni agricoli e (semi)naturali che ci circondano? Come possiamo "Accelerare la mobilità sostenibile per tutti" riducendo l'impronta di carbonio dei nostri prodotti e dei nostri siti? Come possiamo contribuire alla reindustrializzazione dell'Europa e alla creazione di posti di lavoro e di valore, consentendo, al contempo, la riconversione di siti in potenziali aree occupazionali che sono destinate a scomparire per il futuro? Come possiamo risparmiare riciclando e riutilizzando le risorse esistenti?
Promuovendo la riqualificazione delle aree industriali dismesse come strategia sostenibile.
Un'opportunità per ACC
La rigenerazione delle aree industriali dismesse rappresenta una preziosa opportunità sociale ed economica per ACC.
- Tempi di realizzazione più brevi grazie al riutilizzo degli asset dell'area industriale esistente (forniture energetiche, logistica, ecc.). Le autorizzazioni necessarie sono di solito più facili da ottenere e l'impatto sulla zona è di solito minore, dato che l'ubicazione prevista era in precedenza un'area industriale.
- Riduzione del Capex rispetto agli approcci greenfield: possibilità di riutilizzare l'infrastruttura esistente con opportunità di risparmio (materie prime, lastre di cemento, allacciature elettriche esistenti, ecc.)
- Accesso a una forza lavoro qualificata: il personale degli impianti esistenti, dotato di preziose competenze produttive, può essere più facilmente riqualificato per le nuove tecnologie portate da ACC, preservando così i posti di lavoro locali e consentendo la rivitalizzazione economica delle comunità locali.
- Un'impronta di carbonio significativamente ridotta rispetto a nuove costruzioni: sicuramente con le nostre Gigafactory non raggiungeremo lo zero netto in un unico balzo, ma passi consapevoli, come il riciclo dei materiali esistenti, ci porteranno lì, passando dalla produzione di motori termici al supporto di una nuova economia decarbonizzata.
Dobbiamo essere onesti, il riutilizzo di siti industriali esistenti presenta anche molte difficoltà - dai terreni inquinati alle infrastrutture elettriche sottodimensionate, ad esempio - ma questo approccio è coerente con i nostri valori e possiamo essere orgogliosi di ciò che facciamo!